martedì 24 marzo 2015


Ci si svegliava presto ,qualche volta per via delle infinite zanzare a volte a causa del megafono dell'”arrotino”, ma sempre di buon umore, felice di affrontare una nuova giornata di sole.

Tutte le mattine si andava al mare al lido Ulisse , a due passi da casa. Gli ombrelloni e le sdraio erano tutte a righe bianco blu e ed era pieno di bambini della mia stessa età. Trascorrevo la giornate a cercare telline, giocare a biglie o alla sala giochi del lido. Ero inarrestabile . Io e il mio amico Filippo passavamo intere giornate assieme a giocare a pallone sulla spiaggia infastidendo chiunque, dai bagnini ai passanti. Ma l'orario che preferivo erano dalle sette alle otto . A quel ora il sole tramonta alle spalle del promontorio del Circeo e nel cielo si espande una luce fantastica con gamma di colori che va dal rosa al viola e tutto diviene magia. Il caldo era piacevole e la brezza marina si alzava rinfrescando tutta la spiaggia. Era il momento in cui tutto sembrava precario, effimero e cercavo di godermi ogni momento di questo stato, rilassandomi sulla riva disteso ad immaginare storie e mondi tra quelle nuvole rosa . La spiaggia pian piano si ammutoliva e tutto sembrava in balia di poter scomparire da un momento ad un altro finchè gli ultimi raggi di sole si nascondevano dietro al Circeo e la voce di mio fratello mi richiamava per ritornare a casa che era ormai tardi. Il tramonto di Terracina è un luogo che porto nel cuore perchè metafisico e straordinariamente bello.

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