mercoledì 30 marzo 2016

Grasshopper I° exercise











ITCAAD 2016 

COMMENTO II LEZIONE 
LA ROTTURA E LA CONDIVISIONE

Se Brunelleschi non avesse mai insegnato ad alcuno l'esistenza della prospettiva e degli intrinsechi schemi di rapporto tra lo spazio e la sua corrispondenza matematica, avremmo avuto quel mirabilissimo movimento artistico e culturale del Rinascimento?
Mi viene da pensare che probabilmente Raffaello avrebbe continuato a dipingere come Giotto e mai avrebbero realizzato quelle opere memorabili che oggi giorno tutti noi conosciamo come capolavori assoluti, se Brunelleschi non avesse tramandato loro la prospettiva.
La rottura con il passato avviene così forte da far risultare, Giotto un'artista lontano secoli da quel tempo anche agli occhi di un fiorentino del primo'400. Puntualizzo che Giotto muore nel 1337 e Brunelleschi nasce nel 1377,in pratica intercorrono solo 40 anni tra l'uno e l'altro, ma il mondo delle arti e delle scienze cambia radicalmente.
Brunelleschi quindi è "rottura" e "condivisione". 
Pertanto è fondamentale capire quanto sia di primaria importanza la condivisione e il tramandare la "rottura".
Se ciò non avviene, cioè la condivisione si interrompe, la rottura si rinsalda. Porto ad esempio i Romani. Tutt'ora si stenta a credere come fosse possibile che avessero una così formidabile abilità e conoscenza di realizzare infrastrutture ingegneristiche  formidabili, cito una:la Cloaca Maxima. Pur avendo una scarsissima conoscenza della matematica  e adottando un ordine numerico che rendeva impossibili anche le più semplici moltiplicazioni i Romani riuscivano a calcolare le sufficienti pendenze minime per far scorrere l'acqua lungo distanze chilometriche. 
Dopo l'Impero Romano si sprofonda nel Medioevo, la rottura si rinsalda e si torna indietro. La condivisione è ormai perduta.
Le fogne ritorneranno in Europa solo all'inizio del XVIII sec. a Parigi e nel XIX sec. a Londra.
Così le fogne romane, come le terme e gli acquedotti ancora oggi risultano sorprendenti quanto allora agli occhi di uno schiavo siriano che vedendo l'abbondanza di acqua potabile che fuoriusciva dalle fontane di Roma improvvisamente dimenticava la nostalgia di casa. In conclusione è di vitale importanza la condivisione della conoscenza come base costante per poter costruire le torri del sapere, sempre più in alto e sempre più solide , per poter toccare un giorno il cielo con un dito.